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Gioachino Rossini
Io proteggo! E questo detto.
Aria per Baritono e orchestra nell'opera Il bello piace a tutti di Valentino Fioravanti

edizione critica e riduzione per canto e pianoforte a cura di Francesco Paolo Russo

(Opera, 1)

XX, 60 pp. 21 x 29 cm
Introduzione e apparato critico in italiano e in inglese

Il 1810 è una data cruciale per l’esordio sulle scene teatrali del diciottenne Rossini. Non solo è l’anno della commissione della sua prima composizione operistica, la farsa La cambiale di matrimonio che andò in scena al Teatro San Moisé di Venezia nel mese di novembre, ma segna anche la collaborazione con il tenore Domenico Mombelli per la composizione dell’opera seria Demetrio e Polibio, un pasticcio con musiche di entrambi che sarebbe andato in scena solo due anni dopo al Teatro Valle di Roma. L’aria per baritono Io proteggo! E questo detto, che qui si pubblica per la prima volta integralmente in edizione critica, fu composta da Rossini a ridosso della sua prima farsa, per essere inserita – cantata da Luigi Zamboni – in un una ripresa dell'opera di Valentino Fioravanti Il bello piace a tutti, rappresentata al Valle nel gennaio 1811. Ciò testimonia ancora una volta come il compositore fosse avvezzo ad una prassi consueta nell’operismo italiano a cavallo tra Sette e Ottocento, quella cioè di scrivere arie per opere altrui che venivano rappresentate nei vari teatri della penisola. Questa composizione retrodata di almeno due anni il rapporto tra il Pesarese e la capitale pontificia che lo avrebbe visto presto trionfare con titoli importanti quali Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola.


Francesco Paolo Russo si è laureato con una tesi sull’opera buffa napoletana del Settecento ed ha poi condotto studi sul repertorio operistico e sull’analisi delle teorie e delle forme del dramma musicale italiano dei secoli XVIII e XIX. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia musicale, specializzandosi nel campo della critica testuale. Ha pubblicato l’edizione critica delle opere Il barbiere di Siviglia di G. Paisiello (Laaber Verlag, 2001), Torvaldo e Dorliska di G. Rossini (Fondazione Rossini di Pesaro e Ricordi, 2007) e La buona figliuola di N. Piccinni (Bärenreiter 2017). Dal 1998 al 2010 è stato professore a contratto di Drammaturgia musicale e dal 2005 al 2009 anche di Storia della musica moderna presso il Corso di laurea in DAMS dell’Università della Calabria; dal 2007 insegna Tecniche di edizioni musicali presso le Università di Valladolid e Salamanca (Spagna). Docente presso il Conservatorio di musica "O. Respighi" di Latina, è membro del comitato scientifico della rivista «Fonti Musicali Italiane».

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