Edizioni critiche di musica italiana 
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Cristina Cimagalli
Utopia di un’università musicale.
Storia dei progetti per un livello superiore degli studi musicali dall’Unità d’Italia al secondo dopoguerra (1861-1948)
(Saggi, 11)

XX, 472 pp.; 21 x 14,8 cm

In questo volume si ricostruisce la storia dei numerosi progetti che vennero formulati, sin dall’Unità d’Italia, per innalzare gli studi musicali al livello universitario. Un fiume di proposte in tal senso scorre lungo queste pagine, più o meno impetuosamente, tracciando un arco temporale che corrisponde quasi esattamente a quello del Regno d’Italia, dalla sua fondazione nel 1861 al suo dissolvimento con la fine della seconda guerra mondiale: proposte a volte ingenue, a volte assai avvedute; a volte sommarie, a volte dettagliatissime; a volte confusionarie, a volte estremamente lungimiranti. La romana Accademia di Santa Cecilia vi si ritaglia un ruolo da protagonista: essa è l’unica fra tanti contendenti che riuscirà a realizzare almeno una parte di questo alato sogno. Potrà sembrare strano e quasi provocatorio accostare a ciò il termine ՙutopia՚. Ma l’ipotetica equiparazione dei conservatori alle università, allora come oggi, si è sempre, ineluttabilmente, scontrata contro una nutrita serie di contraddizioni e di aporie, forse non mai risolvibili. Innanzitutto, l’insanabile conflitto tra le esigenze quasi totalizzanti dell’istruzione musicale ‒ che dovrebbe assorbire l’allievo fin da piccolo, impegnandolo in un assiduo e ineludibile esercizio giornaliero di carattere in gran parte tecnico-artigianale ‒ e la necessità di acquisire un’ampia cultura generale, senza la quale sarebbe velleitario ipotizzare un livello universitario di studi. In secondo luogo, l’inveterata riluttanza del potere politico a effettuare consistenti investimenti ‒ economici e di idee ‒ per ristrutturare radicalmente l’istruzione musicale italiana. A ciò si aggiunga il fatto che, mentre un tempo la musica era attivamente conosciuta e praticata dalle classi dominanti, oggi essa (almeno nel suo versante ՙcolto՚) è quasi del tutto scomparsa dal bagaglio culturale di coloro che sono preposti a prendere decisioni in proposito. In linea teorica, comunque, oggi si sarebbe raggiunto l’ambito traguardo: grazie alla riforma introdotta dalla legge 508 del 1999, i conservatori sono entrati nel sistema dell’Alta formazione, a fianco delle università. Ma nella Conclusione del volume si evidenziano tutte le pesanti carenze della situazione attuale, insoddisfacente da molti e gravi punti di vista. Ci si augura che la lettura di questo testo possa contribuire, oltre che all’arricchimento della conoscenza del panorama storico-musicale italiano, anche a fornire utili elementi di riflessione a chi sarà chiamato a ragionare su come si possano riformare al meglio gli studi musicali del nostro Paese. Sperando che ciò non sia un’utopia.

Cristina Cimagalli è nata a Roma, dove, parallelamente agli studi classici, ha compiuto quelli musicali presso il Conservatorio “S. Cecilia” diplomandosi in musicologia, direzione d’orchestra e pianoforte. Le sue ricerche, dedicate prevalentemente alla ricostruzione di aspetti sconosciuti nel mondo musicale italiano dell’Ottocento e del primo Novecento, sono state pubblicate sulle maggiori riviste italiane e internazionali e in volumi anche collettanei. Ha pubblicato, con Mario Carrozzo, una Storia della musica occidentale in 3 volumi, adottata in numerosi Conservatori e Università, e ha curato per la casa editrice Ricordi il catalogo delle opere di Giorgio Battistelli. È stata anche attiva come compositrice, direttore d’orchestra e pianista, tenendo concerti in varie sedi italiane ed estere. Come pianista, ha collaborato per molti anni con il Gruppo Strumentale Musica d’Oggi e con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma; dedicatasi particolarmente alla musica contemporanea, ha al suo attivo, come direttore o come pianista, molte prime esecuzioni assolute. In qualità di compositore di musiche di scena o di collaboratore musicale ha lavorato per produzioni del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del Teatro Eliseo di Roma, del Teatro Argentina di Roma, del Festival di Todi ecc. Vincitrice nel 1993 del relativo concorso per esami e titoli, è attualmente titolare della cattedra di Storia della musica presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma.

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Edizione digitale (Sostieni la SEdM)
ISBN: 978-88-85780-19-4

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ISBN: 978-88-85780-16-3
Prezzo: 40 €